In occasione delle giornate europee dell’Abitare Collaborativo 2022, alcuni giovani Cohouser del progetto AltreCase hanno partecipato e messo in scena un laboratorio-spettacolo per esplorare il tema della coabitazione tramite l’ausilio di strumenti teatrali.
Il laboratorio
Il laboratorio si è tenuto il 8 e 9 ottobre 2022 presso la Casa del Quartiere di Via Baltea a Torino.
Hanno condotto il teatro-forum (aperto al pubblico) e il laboratorio Marco Pollarolo (antropologo) e Monica Prato (terapeuta della Gestalt).
Al laboratorio hanno partecipato 12 cohousers del progetto AltreCase a Acmos. L’obiettivo finale era quello di permettere ai giovani cohouser di elaborare linguaggi e contenuti da poter riutilizzare nella propria quotidianità. È stata scelta come metodologia quella del Teatro dell’Oppresso, per permettere ai partecipanti di esplorare l’abitare collaborativo non solo attraverso la parola ma con l’ausilio dell’esperienza teatrale. Il laboratorio non era aperto né al pubblico né agli operatori, per permettere ai partecipanti di immergersi maggiormente nel processo.
Lo spettacolo
Lo spettacolo, tuttavia, non solo era aperto al pubblico ma quest’ultimo è stato invitato ad interagire ed entrare in scena, tramite la metodologia del Teatro dell’Oppresso. Il pubblico, o meglio, gli spett-attori sono stati invitati ad un confronto sul tema.
Perché proprio il Teatro dell’Oppresso?
Il teatro dell’oppresso è un metodo teatrale che attiva processi di trasformazione interiore attraverso la messa in scena di momenti conflittuali di vita quotidiana. Il lavoro inizia con una riflessione sulle relazioni di potere/oppressione che ognuno di noi agisce o subisce e che si vogliono affrontare. In tal modo si costruisce una realtà verosimile sulla scena che consentirà di percorrere nuove vie di comunicazione, analisi, ricerca di soluzioni alternative al conflitto, differenti e possibili prospettive, promuovendo un ascolto reciproco.
L’iniziativa è stata promossa da Acmos, Altrimodi e CaseMatte.